Il Superbonus 2025 continua a supportare interventi di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico. Gli interventi possono essere “trainanti” (accesso diretto alla detrazione) o “trainati” (usufruibili solo se eseguiti con i primi). La detrazione è del 65% per tutto il 2025.
Per usufruire dei Bonus Fiscali al 65% e, soprattutto, per gestire correttamente il meccanismo della cessione del Credito d’Imposta è fondamentale affidarsi a professionisti capaci di gestire tutti gli step burocratici ed esecutivi al fine di evitare qualsiasi difformità e rischio di recupero degli importi ceduti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Attraverso la collaborazione sinergica e competente di tutti i professionisti e delle maestranze coinvolte gestiamo e supervisioniamo costantemente tutti gli aspetti del progetto, fino alla realizzazione completa delle opere.
L’Ecobonus 2025 offre detrazioni fiscali per interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli immobili, come l’installazione di cappotti termici, pompe di calore e caldaie efficienti. Particolare attenzione è rivolta alle tecnologie basate su fonti rinnovabili di energia. Questo bonus rientra nella disciplina ordinaria del TUIR, art. 16-bis, con agevolazioni del 50% o 65% su una spesa massima di 96.000 euro, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo. Per i condomini e gli edifici con 2-4 unità, la detrazione può raggiungere il 65% nel 2025.
Dal 2025 al 2027, il Sismabonus prevede detrazioni fiscali del 30%, 36% o 50% per gli interventi antisismici, anche quando non comportano una riduzione formale della classe di rischio, ma producono comunque un miglioramento, anche lieve, della sicurezza sismica.
Le agevolazioni si applicano agli edifici situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3 e riguardano lavori avviati o autorizzati dopo il 1° gennaio 2017. Sono ammissibili gli interventi su abitazioni e immobili destinati ad attività produttive, a condizione che si tratti di misure strutturali per la messa in sicurezza, come il miglioramento o l’adeguamento sismico, la riparazione di elementi degradati, la riduzione dei pesi o delle spinte sulle strutture, oppure la demolizione e ricostruzione con riduzione del rischio.
Rientrano nelle spese detraibili anche la classificazione e la verifica sismica dell’edificio. Per accedere all’aliquota massima del 50%, è necessario essere proprietari o titolari di un diritto reale sull’immobile e avervi stabilito la propria residenza, indicandolo come abitazione principale.